La sala della Luna


mercoledì 6 dicembre 2006

La terra vergine..

Tra le cose che penso di più di recente è il quanto mi senta oppresso in questo mondo ormai completamente scoperto, analizzato, misurato cm per cm..
Non c'è area o angolo di Terra che non si possa scovare in un secondo tramite satellite (e allora perchè bin laden non si trova!?! ndr)...
Non c'è più un luogo vergine, su cui non sia già stata impressa l'orma di un uomo, una foresta, una spiaggia, una montagna..niente..è tutto conosciuto..
è questo un po' che mi fa venir nostalgia dei secoli passati.. di quegli esploratori che si avventuravano per le prime volte lungo le coste dell'africa ancora selvaggia, inesplorata, mortalmente affascinante, che li catturava con la sua straordinaria bellezza e a volte non permetteva loro di tornare indietro..
Luoghi deserti, sconfinati, tramonti che catturavano il cuore, ovunque si volgeva lo sguardo..natura, natura incontrastata in tutta la sua potenza e maestosità..
Oggi invece tutto ciò che puoi trovare in città è grigio, smog, cemento, barriere incontrastabili..e non si evade, per quanto ti possa allontanare c'è sempre qualche segno lasciato dall'uomo che sembra quasi dirti: "non ti libererai così facilmente di me, firmato: la società"
non resta che la nostalgia di qualcosa che non ho mai visto e che mai nessun'altro vedrà più penso..

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